Dislivello: 580 m in salita, 990 m in discesa
Lunghezza: 12 km circa
Tempo di percorrenza: 5 ore e 30 minuti
Sentiero: n. 480, 472, 474
Difficoltà: Tappa per escursionisti esperti
Dal Rifugio Città di Fiume si segue a sud est la buona mulattiera segnata con il n. 480 che porta ben presto alla Forcella Foràda (Foràta, sulla carta), 1977 metri. Lasciata la mulattiera, che prosegue a nord est per la Val de Foràda, si prosegue a sud, sempre sul 480, per il Sentiero “Gino Flaibani” (sistemato a cura della Sezione di Fiume del CAI), che permette di traversare e quindi anche “circumnavigare” il massiccio del Pelmo. Riportatisi a sud est si vince un ripido canalone, si seguono magri pascoli d’alta quota e si scende un po’ fino a una spalla erbosa che si origina dalla Cima Foràda. Sulla destra (sud) si apre il selvaggio Circo di Val d’Àrcia che fino a pochi anni fa conteneva un piccolo ghiacciaio. Si risale faticosamente il circo franoso che offre una splendida visione sulle superbe muraglie settentrionali del Pelmo e con un ultimo strappo si giunge infine alla Forcella di Val d’Àrcia, 2476 m, piccola finestra sul grande Cadore.
Ore 2,15 dal Rifugio città di Fiume
Dalla forcella si scende sulla destra (sud est), si attraversano due imponenti canaloni ghiaiosi e per buone tracce si raggiunge una spaziosa e ben evidente sella che ospita un corposo spuntone roccioso. Da questa si scende diagonalmente per la immane colata di ghiaie che scende dalla Forca Rossa, si passa nei pressi dell’inizio della Cengia di Ball (via normale per la vetta del Pelmo) e, con direzione sud, si raggiunge il Rifugio Venezia “Albamaria De Luca”, 1946 metri.
Ore 1,15 dalla Forcella Val d’Àrcia
Ore 3,30 dal Rifugio Città di Fiume.
Il Rifugio Venezia rappresenta un eccellente posto tappa per chi volesse allungare di un giorno la “sua” Alta Via, oppure protrarre di un paio d’ore la facile e fantastica tappa seguente. Sorge su di un dosso nei pressi della Sella (o Passo) di Rutorto, 1931 m, in invidiabile posizione panoramica sulle vicine Dolomiti del Cadore e alla base del superbo Pilastro Nord Est del Pelmo. Punto di partenza per la Cengia di Ball e la cima del Pelmo. Di proprietà della Sezione di Venezia del CAI è stato costruito nel 1892 e ristrutturato nel 1954. Aperto dal 15 giugno al 20 settembre, fa servizio di alberghetto di tipo familiare; 55 posti letto, più 7 nel locale invernale; servizi interni con acqua e doccia calda; illuminazione con gruppo elettrogeno; Stazione di Soccorso del CNSAS “118”; telefono rifugio +39 0436 96 84. Email: rifugiovenezia@libero.it
Dal rifugio si sale moderatamente a sud per il sentiero n. 472 e in breve si è alla Sella di Rutorto. Da questa si prosegue a sud ovest, dolcemente traversando sotto le imponenti pareti della Spalla Sud del Pelmo fino ai Lac (Lach) dove la Val de Cuna e la Costàuta si incontrano a quota 1968 m circa. Ora si devìa a ovest, si passa la base meridionale del possente Pelmetto in località le Mandre e si giunge nei pressi del Col delle Crépe Cavaliere dove il sentiero 472 continua per il Passo Staulanza. Si prende a sinistra (nord ovest) il sentiero n. 474, su terreno paludoso, che poco oltre gira decisamente a sud ovest e va a percorrere in discesa la Val del Ru Bianco fino a sbucare sulla strada Statale 251 in località Palafavèra, 1507 m (Pala Favera, sulla carta), dove si trovano alcuni alberghi-rifugio e un camping.
Ore 2 dal Rifugio Venezia.
Ore 5,30 dal Rifugio Città di Fiume
A Palafavèra il Rifugio Monte Pelmo, aperto da giugno a ottobre, offre 9 posti letto e un servizio d’alberghetto di tipo familiare; telefono +39 0437 78 93 59.
Il Rifugio Palafavèra, un po’ più grande, è aperto da giugno a ottobre e durante la stagione invernale; offre 25 posti letto e servizi d’albergo; telefono +39 0437 78 91 33 email: info@palafavera.com – www.palafavera.com
Il Camping Palafavèra dispone di 200 piazzole (non affittano tende) e di un market-negozio alimentari (utilissimo per eventuale approvvigionamento prima della lunga traversata Civetta-Moiazza); telefono +39 0437 78 85 06.
Variante I
Dal Rifugio Città di Fiume al Passo Staulanza Chi, per qualsiasi motivo, volesse terminare l’Alta Via delle Dolomiti n. 1 al Rifugio Città di Fiume o in caso di cattivo tempo, per esempio, non si sentisse di affrontare il grande giro del Pelmo attraverso la Forcella Val d’Àrcia e il Sentiero Flaibani, può prendere, dal rifugio, il sentiero n. 472 (ma anche la strada che passa per Malga Fiorentina, 1799 m) che lo porterà tranquillamente, dopo aver lambito a ovest le ghiaie del grande catino della Val d’Àrcia, in ore 1,30 al Passo Staulanza, 1766 m, sulla Statale 251.
Possibilità di ristoro nel Rifugio Passo Staulanza (25 posti letto; tel. +39 0437 78 85 66). Email: info@staulanza.it – www.staulanza.it
Palafavèra dista da qui poco più di 4 chilometri a sud e la si raggiunge per la Statale 251.
Ore 2,30 dal Rifugio città di Fiume.